Sala Sergio Atzeni
Sala lettura e consultazione
Sergio Atzeni (1952–1995), scrittore e giornalista sardo, è considerato una figura centrale della Nuova Letteratura Sarda. La sua scrittura, caratterizzata da una lingua innovativa che fonde sardo e italiano, esplora le tradizioni popolari e le lotte sociali della Sardegna. Tra le sue opere principali figurano L’Apologo del giudice bandito (1986), Il figlio di Bakunin (1991), Il quinto passo è l’addio (1995) e Passavamo sulla terra leggeri (1996), quest’ultimo pubblicato postumo e considerato la sua opera più importante. Atzeni morì tragicamente nel mare dell’isola di San Pietro nel 1995.
Sala Mercede Mundula
Sala lettura e consultazione

Mercede Mundula (Cagliari, 1° marzo 1890 – Roma, 1° maggio 1947) è stata una poetessa, saggista e scrittrice sarda di spicco nel Novecento. Figlia del notaio Carlo Mundula, cresciuta in un ambiente intellettualmente stimolante, ha ricevuto il diploma d’onore dalla Scuola Normale di Pisa a soli 18 anni. Trasferitasi a Roma, ha stretto una profonda amicizia con Grazia Deledda, diventando una delle sue più apprezzate interpreti. Autrice di numerosi saggi e biografie, tra cui La moglie di Verdi: Giuseppina Strepponi (1938), ha anche scritto poesie in sardo per mantenere vivo il legame con la sua terra. La sua attività letteraria si è interrotta prematuramente nel 1947; in suo onore Cagliari le ha dedicato una piazzetta panoramica nel quartiere Castello.
Sala Antonio Romagnino
Sala consultazione
Antonio Romagnino (Cagliari, 1917–2011) è stato un intellettuale, scrittore e giornalista sardo di spicco, noto per il suo impegno nella salvaguardia della cultura e delle tradizioni sarde, con particolare attenzione alla sua città natale, Cagliari. Dopo aver studiato al Liceo Dettori e conseguito lauree in Lettere e Scienze Politiche, ha partecipato attivamente alla Seconda Guerra Mondiale, combattendo in Africa Settentrionale e nella campagna di Russia, e successivamente è stato prigioniero di guerra negli Stati Uniti. Tornato in Sardegna, ha intrapreso la carriera di insegnante e ha collaborato con diverse testate giornalistiche, tra cui L’Unione Sarda. È stato anche fondatore della sezione sarda di Italia Nostra e presidente dell’Associazione Amici del Libro. Tra le sue opere principali si ricordano Diario americano. Prisoner of war (1943-1945) e La mano sul mento. Nel 1996 ha ricevuto il Premio Dessì Speciale della Giuria.
Sala Giovanna Cerina
Sala consultazione
Giovanna Cerina (Nuoro 1932 – Cagliari 2009) è stata una figura di spicco nella cultura sarda del secondo Novecento. Dopo la laurea in Lettere, ha insegnato in scuole medie superiori a Cagliari e Nuoro, per poi entrare all’Università di Cagliari come assistente del prof. Carlo Salinari e successivamente come professore associato di Letteratura italiana. I suoi interessi scientifici si sono concentrati sulla narrativa dell’Ottocento e del Novecento, con saggi su autori come Pirandello, Calvino, Tozzi, Deledda e Satta, e sul racconto fiabesco. È stata redattrice della rivista letteraria «Portales» e ha fatto parte del Consiglio d’amministrazione dell’ERSU, del comitato scientifico dell’Istituto Regionale Etnografico di Nuoro e di quello della Ilisso.
Sala Luigi Rachel
Sala lettura e consultazione
Luigi Rachel (Cagliari, 26 gennaio 1879 – 3 maggio 1949) è stato un compositore e direttore d’orchestra sardo di spicco, noto per il suo impegno nella valorizzazione della musica tradizionale sarda. Nipote del musicista Giuseppe Rachel, ha studiato pianoforte, violoncello, violino e flauto, suonando anche nella banda dell’86º reggimento di fanteria. Nel 1903 si trasferì a Tunisi, dove diresse il Teatro Comunale fino al 1907. Tornato in Sardegna, aprì un negozio di strumenti musicali e si dedicò alla composizione, creando opere come Suite sarda, Il Golfo degli Angeli e Sardegna. Nel 1931 vinse un concorso nazionale per la migliore canzone italiana con Canzone a stornello. In suo onore, la Scuola Civica di Musica di Quartu Sant’Elena porta il suo nome.
Sala Grazia Deledda
Sala lettura (sala archi piano terra)
Grazia Deledda (Nuoro, 1871 – Roma, 1936) è stata una scrittrice sarda di fama internazionale, insignita del Premio Nobel per la letteratura nel 1926. La sua narrativa si distingue per l’intensità emotiva e per l’ambientazione nella Sardegna rurale, dove esplora temi di passione, peccato e redenzione. Opere come Canne al vento (1913) e Colombi e sparvieri (1912) evidenziano la sua capacità di intrecciare il destino umano con le leggi della natura e della tradizione. Nel corso della sua carriera, Deledda ha saputo evolvere il suo stile, fondendo il verismo con un lirismo romantico e una profonda introspezione psicologica.
Sala Elisa Nivola
Sala lettura (sala archi piano primo)
Elisa Nivola (1926–2008) è stata una pedagogista sarda di rilievo, allieva di Aldo Capitini, che ha sviluppato un pensiero educativo ispirato ai principi della nonviolenza e dell’autonomia. Il volume Pedagogia e nonviolenza, curato da Alberto Contu e pubblicato da Condaghes nel 2014, raccoglie una selezione delle sue opere, offrendo una panoramica del suo impegno intellettuale e civile. Il libro affronta temi come l’ecologia politica, il bilinguismo, l’educazione nonviolenta e la relazione tra dimensione locale e globale, proponendo una pedagogia orientata alla trasformazione sociale e alla valorizzazione della cultura locale.
Sala Nereide Rudas
Sala eventi piano terra
Nereide Rudas (1925-2017) laureata in Medicina e specializzazioni in Neurologia e Psichiatria all’Università di Bologna, libere docenze in Psichiatria generale e Psichiatria forense, oltre 450 pubblicazioni scientifiche e nove monografie, la fondazione e la presidenza della Società italiana di psichiatria forense, la conduzione di centinaia di eventi congressuali nazionali ed esteri. Ha ricevuto la medaglia d’oro del presidente della Repubblica per “L’isola dei coralli”, analisi accurata sull’identità dei sardi. Studiosa della devianza sociale e psicopatologica, firma, insieme a Giuseppe Puggioni la relazione di base della Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della criminalità in Sardegna (Commissione Medici). Nel 1993 Nereide Rudas ha rappresentato l’Europa al Congresso mondiale di Psichiatria di Rio de Janeiro. E ha svolto missioni scientifiche in rappresentanza dell’Italia in Russia, Asia e Americhe. Ha ricevuto, tra gli altri, l’alta onorificenza dell’American Academy Psichiatry And The Law (Roma, 1993).
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Sala Giovanni Lilliu
Sala conferenze piano primo
Giovanni Lilliu (1914–2012), archeologo sardo di fama internazionale, è noto per aver riportato alla luce il complesso nuragico di Su Nuraxi a Barumini, dichiarato patrimonio
dell’umanità dall’UNESCO nel 1997. Laureato in Lettere classiche e specializzatosi alla Scuola Nazionale di Archeologia di Roma, ha insegnato per oltre quarant’anni all’Università di Cagliari, ricoprendo anche il ruolo di preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. Fondatore della Scuola di Specializzazione in Studi Sardi, è stato membro dell’Accademia dei Lincei dal 1990. La sua vasta produzione scientifica ha contribuito in modo determinante alla valorizzazione del patrimonio culturale sardo.
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Sala Cenza Thermes
Sala catalogazione
Cenza Thermes (1912–2009), nata a Sinnai, trascorse oltre ottant’anni a Cagliari, dove fu insegnante e poi preside della scuola media di Monserrato. Saggista, scrittrice e poetessa, fu protagonista della vita culturale cittadina con conferenze e articoli divulgativi. I suoi scritti, come Cagliari amore mio (1980), S. Efisio story (1982) e Castello (2007), testimoniano il suo interesse per la storia e le tradizioni locali. Allieva di Francesco Alziator, ne curò diverse opere dopo la morte.
Emilio Lussu
Biblioteca
Emilio Lussu Emilio Lussu (1890–1975), originario di Armungia, fu una delle personalità più incisive della cultura e della politica italiana del Novecento. Ufficiale nella Prima Guerra Mondiale, partecipò alla fondazione del Partito Sardo d’Azione e, in esilio, del movimento Giustizia e Libertà. Intellettuale antifascista e scrittore, è noto per Un anno
sull’altipiano (1938), tra le opere più emblematiche della letteratura di guerra. Dopo il conflitto fu ministro e senatore, impegnato nella costruzione della democrazia repubblicana. Il suo pensiero, radicato nella storia sarda e nell’etica civile, continua a ispirare il dibattito culturale contemporaneo.








